Tokyo
è una città stand alone, nel senso che è una realtà davvero unica nel panorama delle grandi capitali mondiali. Non ha sapore di occidente in nessuna parte della città. La skyline è¨ bassa e in ogni parte della città vedi sempre un bel cielo aperto, i grattacieli anche se alti non chiudono la visuale. E' pulita, sicura e vivibile per noi che non viviamo ai ritmi giapponesi; infatti loro corrono abbastanza e vivono sempre fuori casa, fino alla cena che condividono con i colleghi.
A seconda di dove alloggerete potete creare un “piano di attacco”. La metro è diventata facilmente accessibile su tutte le linee perchè le fermate sono scritte all'occidentale ormai e quindi orientarsi è facile, oltre al fatto che a piedi raggiungi tutte le zone che un turista dovrebbe vedere. Per visitare Tokyo il mezzo più adatto è la metropolitana. Le 13 linee che la compongono la rendono la rete più complessa e lunga dell'intero Giappone: nonostante questo la piena efficienza del sistema è sempre garantito al massimo e la pulizia di stazioni e carrozze è davvero esemplare.


Per il denaro nessun problema, con un bancomat italiano riuscirete a prelevare agli ATM che espongono il logo che avete sulla carta e ne troverete moltissimi dentro i Convenience Store disseminati per la città: sono negozi aperti tutto il giorno, puliti, ordinati sempre riforniti di tutto quello che vi potrà servire per sopravvivere in giro e dove i giapponesi oramai acquistano la spesa quotidiana (panini, bibite, fazzoletti, oltre a verdura, latte, ecc..).

Fidatevi dei bagni pubblici sempre perchè sono pulitissimi; non fumate camminando nelle strade del centro (ad ogni angolo esistono i posacenere e i distributori automatici di sigarette dove puoi comprare solo con la tessera che possiedono loro, quindi i gaijin devono acquistarle nei negozi o ai chioschi).

Cibo: cercate un barbecue coreano tradizionale e buttatevi: vi faranno il bbq direttamente sul tavolo dove mangiate perchè i tavoli sono in realtà fornelli e la carne è strepitosa; se invece volete mangiare la carne alla giapponese dovete cercare uno shabu-shabu (letteralmente: inzuppa-inzuppa oppure gira-gira) e mangerete la carne più buona del mondo cotta in un brodo di verdure fresche preparato solo per voi. Per mangiare non si spende molto e ogni posto è davvero originale perchè aperto per i giapponesi (cercate i posti dove non parlano l'inglese, sarà favoloso!!!).


Posto da non perdere: il mercato del pesce Tsukiji la mattina dalle 7 alle 10 (fatti accompagnare da un taxi, entra nella zona retrostante la strada principale e buttati a destra; troverai una marea di camioncini elettrici che vanno vuoti e tornano pieni, seguili stando attento ai piedi e troverai un mondo diverso, tonni, e tutte le varietà dei loro mari che vengono tagliati e impacchettati per essere spediti ai ristoranti di mezzo mondo). Mangia il sushi ai banchetti che sono li che è davvero fresco. La soba (zuppa) è una delizia e la puoi mangiare con gli spaghetti oppure con la tempura. Nei dintorni troverai venditori di coltelli e ceramiche veramente belli (porta i contanti perchè li non accettano carte di credito e ti innamorerai sicuramente di qualcosa). Se i tempi sono stretti ritornate con il taxi, ma se potete andate camminando al palazzo dell'Imperatore, che è in un parco meravigliosamente verde inserito nel quartiere della finanza.

Un quarto della popolazione giapponese vive in un raggio di circa 50 chilometri dal Palazzo Imperiale, situato nel centro di Tokyo: questo rende la capitale del Giappone la metropoli più popolata del mondo (con i suoi quasi 30 milioni di abitanti). A differenza di altri importanti centri della Nazione, come ad esempio Osaka o Kyoto, Tokyo non ha un'impronta netta delle tradizioni del passato e ciò è dovuto in particolar modo al devastante terremoto del 1923, ma anche ai vari bombardamenti che, durante la Seconda Guerra Mondiale, ridussero in macerie oltre il 70% della città.

A prima vista Tokyo può apparire come un grosso intreccio di grattacieli, cavalcavia, immensi marciapiedi affollati e miriadi di insegne luminose; in realtà, lontano dalle vie principali, essa si rivela come una metropoli composta da più città collegate fra loro, ognuna con le proprie caratteristiche ed i suoi quartieri tipici.
E' proprio per questo che per scoprire Tokyo occorre prima scoprire il cuore di ogni quartiere, a partire dal centro della città e quindi dal Palazzo Imperiale e da Ginza.

La residenza dell'Imperatore e della sua famiglia occupa un vasto territorio proprio nel centro della città: sorge sull'antico sito del Castello di Edo (dimora degli Shogun dei Tokugawa dal XVII al XIX Secolo); la costruzione ebbe inizio dopo la Restaurazione Meiji del 1868 quando l'Imperatore decise di trasferire la propria dimora da Kyoto a Tokyo. La maggior parte degli edifici principali venne distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e la ricostruzione ebbe termine solo nel 1968.
Il palazzo vero e proprio è chiuso al pubblico anche se per due giorni all'anno vengono aperti i giardini e chiunque può visitarli; dall'esterno sono comunque visibili varie costruzioni utilizzate come postazioni di vedetta o zone d'accesso al Palazzo (una di queste è proprio il Nijubashi Bridge).

Ginza, poco distante dal Palazzo Imperiale, è il più famoso quartiere commerciale di tutto il Giappone; contiene la più elevata concentrazione di negozi, grandi magazzini, boutiques e gallerie di tutto il Paese ed è anche un importantissimo centro finanziario economico, in cui hanno sede alcune delle più importanti società internazionali di prodotti di vario genere, nonché fulcro di un vastissimo numero di caffè, bar, ristoranti ed alberghi.
Poco più a Sud di Ginza si trovano il porto sul fiume Sumida, i giardini del Palazzo di Hama ed il Parco Shiba, ai margini del quale è situata la Torre di Tokyo (completata nel 1958 è alta 333 metri, poco più della torre Eiffel; al piano terra ospita un acquario e qualche negozio, mentre i punti
d'osservazione sono posti a 150 metri e 250 metri).


Posto a Nord-Est rispetto al Palazzo Imperiale si trova l'importante quartiere di Akihabara, il quartiere dell'elettronica. Si estende tutto intorno all'omonima stazione, sotto la quale si possono trovare negozi che vendono un'infinità di congegni elettronici che vanno dalle luci per l'albero di Natale, al più complesso chip. Qui si possono trovare articoli di marca con sconti fino al 20% ed alcuni grandi magazzini offrono la possibilità di acquistare apparecchiature "tax free" (se vedete la scritta free-tax sui negozi vuole dire che per voi che avete il passaporto il negoziante può scontarvi l'IVA giapponese, vi allegherà un foglio che in dogana al momento dell'uscita vi verrà ritirato... non pagherete ulteriori tasse.)

Nella zona settentrionale di Tokyo i quartieri più importanti sono quelli di Ueno (da segnalare l'omonimo Parco) e di Asakusa. E' proprio qui che si può ancora respirare l'aria dell'antico Oriente e per questo motivo i loro vicoli sono ideali per lunghe passeggiate. La vita ad Asakusa ruota attorno all'imponente tempio Senso-Ji; la via d'accesso alle costruzioni è ricca di negozi di souvenir e, una volta percorsa fino in fondo, si giunge all'ingresso del tempio. Tappa d'obbligo ad Asakusa è Kappabashi doori, questa strada è una meta impedibile per gli appassionati di cibo giapponese, e non perché vi si trovano i migliori ristoranti di Tokyo, ma perché, se cercate una qualsiasi cosa correlata alla cucina, questo è il posto migliore per trovarla!! Kappabashi è infatti detta anche “Dougugai” ossia “la città degli utensili da cucina”, e qui, lungo tutta la strada, si allineano centinaia di negozi che vendono, sia all’ingrosso che al dettaglio, ciotole, piatti, scatole di lacca, pentolame, stampi per dolci, coltelli, e poi ancora, arredamenti per ristoranti (dalle sedie, alle famosissime riproduzioni dei cibi in cera o plastica), abiti da lavoro, insegne, confezioni per cibo da asporto, lanterne di carta, noren ecc…

Nella parte sud della città sono invece degni di nota Shibuya e Roppongi. Fino dagli anni Trenta, soprattutto il primo, è stato uno dei quartieri dedicati alla moda ed ai divertimenti. Lo sviluppo definitivo di Shibuya ha però avuto una svolta decisiva dalle Olimpiadi di Tokyo del 1964: da questo momento ha iniziato la sua espansione e la sua crescita grazie al continuo afflusso di giovani. Tutto ciò ha portato alla formazione di una zona "tutta" moda, cibo, musica e divertimento. Girando per Shibuya, fino a spingersi ai confini del Parco Yoyogi, è possibile imbattersi in negozi di tutti i tipi, grandi magazzini, ma anche in bar all'ultima moda, sale di Pachinko (uno tra i giochi più in voga in tutta la Nazione), ristoranti e bar con Karaoke; c'è anche il tempio del fumetto manga (Mandarake), i due più grandi empori musicali (HMV e Tower records, entrambi di sette piani), diverse megalibrerie e il centro commerciale Parco costituito da tre palazzi. L’esperienza più sbalorditiva però è probabilmente costituita da “Shibuya 109”, un edificio di dieci piani che raccoglie solo negozi di abbigliamento femminile. Qui vanno a vestirsi le ragazzine giapponesi e aggirarsi tra i vari piani è come stare nel pieno di un videoclip. I visitatori maschi si contano sulle dita della mano. Per il resto si va dalle scolarette alle giovani donne in pieno delirio da shopping. A migliaia. Per un uomo è come una visita in un regno parallelo. Fenomenale.

Il lato Ovest di Tokyo è rappresentato dal quartiere di Shinjuku, la cui parte Orientale è considerata una zona di svago ricca di sale cinematografiche, bar e ristoranti, mentre la parte Occidentale è ricca di alberghi e grattacieli che ospitano non solo abitazioni private, ma una grossa quantità di uffici.
Al confine tra i quartieri di Shinjuku e di Shibuya si trova il Santuario Meiji (il più importante
luogo di culto della religione shintoista della città, costruito nel 1920 venne distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e successivamente ricostruito, grazie a donazioni private, nel 1968).

Degni di nota sono anche i quartieri di Ikebokuro (a Nord-Ovest della città) e di Ryogoku (che ospita il Museo Edo-Tokyo), nonchè i giardini Rikugi-en, famosi per le riproduzioni di 88 paesaggi in miniatura ispirati alle celebri "waka" (le poesie composte da 31 sillabe).

ODAIBA è un’isola artificiale dove ci sono numerose attrazioni: sede della FUJI FILM.Proprio sotto la FUJI FILM (la riconoscete dalla sfera panoramica sulla cima) c'è la possibilità di prendere un BUS (GRATUITO) che ferma sotto i principali punti di interesse (scendete al TELECOM CENTER).Qui noi abbiamo deciso di visitare LE TERME giapponesi!! (apertura dalle ore 18:00 alle 2:00 del mattino. Sono fantastiche! Pensate le terme sono ambientate in una città del periodo EDO, all’ingresso viene consegnato il kimono e un braccialetto elettronico per i pagamenti. Altre meraviglie da visitare a Odaiba sono la riproduzione della statua della Libertà, una ruota panoramica alta ben 115 metri, il Miraikan ovvero il Museo Nazionale delle Scienze e delle Innovazioni Emergenti, e il Museo della Scienza Marittima provvisto addirittura di piscina.

Se poi avete voglia vi consiglio il museo della birra Yebisu a Ebisu dove potrete degustare la birra
e vedere che almeno in questo sono uguali a noi. Se ami la musica cerca in ogni quartiere i Disk Union (vai sul sito) troverai quello che hai sempre cercato e mai trovato!!!! Non perdere Harajuku, strada piena di cosplay (travestimenti, costume play) a fianco di Omotesando che è il regno dello shopping frenetico delle giovani giapponesi (vale la pena). Buttatevi dentro i negozi e restate
fermi in mezzo agli incroci quando tutti attraversano sono esperienze indimenticabili! Tokyo è meravigliosa da stranieri!!!!! Pardon, gaijin! Non spaventatevi, è più piccola di quello che sembra!


Notizie Utili

Da dove iniziare per progettare un viaggio:
Per prima cosa contattate “l’Office National du Tourisme Japonais en France” mandate un fax allo 01 40 20 92 79 richiedendo OPUSCOLI in lingua ITALIANA di TOKYO e GIAPPONE.
In meno di 2 settimine vi arriverà “GRATUITAMENTE” tutto il materiale informativo (cartine comprese) “oppure richiedete se è disponibile tramite il link su http://www.jnto.go.jp.

Fuso orario: 8 ore avanti rispetto all'Italia.

Cambio e denaro: Per il cambio vi consiglio le POSTE ITALIANE… ebbene si le POSTE CAMBIANO IN YEN a tassi vantaggiosi (portatevi comunque una buona carta di credito. I BANCOMAT lasciateli a casa: i menù dei distributori hanno gli ideogrammi).

Telefonia: Per il telefono c’è solo la rete UMTS (vodafone passport funziona) per gli altri operatori italiani... lasciate perdere.

Elettricità: Guida fornita da Hamakura La corrente elettrica in Giappone è a 150v, perciò con un semplice adattatore di presa, gli elettrodomestici Italiani che funzionano a 220v non funzionerebbero poichè insufficientemente alimentati. Per quanto riguarda i caricabatteria dei cellulari, i caricabatteria in generale e le batterie ricaricabili, il rischio (praticamente una certezza) è di danneggiarli irreparabilmente.
Se invece parliamo di oggetti che hanno un loro trasformatore come ad esempio computer portatili solitamente il trasformatore supporta in entrata un range di voltaggi che va da 110v a 240v, quindi sia che si tratti della 150v giapponese o della 220v italiana il trasformatore dovrebbe automaticamente adeguarsi e non danneggiare l'apparecchio. in questo caso basta l`adattatore della forma della presa.
Il consiglio più saggi odirei che è quello di arrivare dall`italia con un adattatore/trasformatore, quindi un apparecchio che non solo cambia la forma della spina ma che trasforma all`occorrenza il voltaggio e l`amperaggio, così eviteremo di danneggiare i nostri apparecchi o di non riuscire ad usarli.

Problemi di importazione: Esiste invece un problema burocratico da non trascurare: non tutti gli apparecchi previsti per i soli mercati asiatici possiedono la marcatura "CE". Se in una qualsiasi dogana europea controllano la presenza di questa marcatura sul prodotto proveniente da un paese extra-europeo (USA, Canada, Messico, Brasile, Giappone, Corea, Taiwan, Cina, Australia ecc) e non la trovano, non c'e' niente da fare: quel prodotto NON PUO' ESSERE IMPORTATO IN EUROPA perciò controlla prima di acquistare inutilmente qualcosa.

Shopping obbligato:

Tokyu Hands, un must, tutto ma tutto dai sali da bagno al bricolage. Ce ne sono diversi in tutta la città, io vado a quello di Shinjuku, nella Shinjuku Southern Terrace, vicino a Takashimaya e Kunikuniya. Otto piani di stupore.

Kunikuniya, la più grande libreria di Tokyo. Tanti piani e uno intero dedicato ai libri in lingua non giapponese. Bellissima. Shinjuku Southern Terrace.

Lumine e MyLord a Shinjuku, dentro la stazione più grande e incasinata al mondo, un insieme di piccoli negozi di vestiti ed accessori super kawaii.

Mosaic Street una piccola strada pedonale che corre tra i magazzini Keio e Odakyu e collega la parte ovest di Shinjuku a quella sud. In leggera salita (o discesa) è zeppa di piccoli negozi che vendono bellissimi articoli anche tradizionali. C'è anche una caffetteria e un fioraio che fa composizioni che sembrano dolci.

Takashimaya, Isetan, Odakyu grossi DEPATO multipiano, magazzini generalisti, molto belli. Tutti hanno un basement dedicato al cibo che sono uno spasso, pieno di assaggi prova. I piani superiori, due o tre sono riservati completamente alla ristorazione e un piano, in genere uno degli ultimi vieno usato per vendite speciali o manifestazioni gastronomiche temporanee dedicate ad una regione giapponese.

Altre esperienze: i consiglio di contattare il TOKYO TOURIST INFORMATION CENTER (http://www.tourism.metro.tokyo.jp/italian/guideservice/index.html) con meno di 3000 YEN (25 euro circa tutto incluso per due persone) vi fornirà una guida “CHE PARLA ITALIANO” e che vi accompagnerà in uno dei tanti itinerari proposti.

Indirizzi utili:
AMBASCIATE E CONSOLATI
Sede dell'Ambasciata d'Italia in Giappone:
5-4, Mita 2-chome - Minato Ku - Tokyo 108
Tel. 00813 34535291-2-3-4-5 - Fax 34562319
E-mail: itembtky@gol.com
Sito Internet: http://SunSite.sut.ac.jp/embitaly

Sede del Consolato Generale:
Twin 21 MID Tower, 31th Floor SW 1-61, Shiromi 2-chome, Chuo-Ku, Osaka 540
Tel. 00816 9492970 - Fax 9492970.

Sede dell'Ambasciata del Giappone in Italia:
Via Quintino Sella, 60 - 00187 Roma
Tel. 06 487991 - Fax 06 4873316.



NORME DOGANALI
All'arrivo nel Paese bisogna dichiarare i bagagli che non viaggiano a mano per poter beneficiare della franchigia. Gli effetti personali entrano nella franchigia, come pure gli articoli normalmente soggetti a diritti doganali, quali ad esempio le macchine fotografiche e le cineprese, se per uso personale e se considerati in numero normale dalle autorità doganali. Le seguenti merci non devono superare le quantità di 400 sigarette o 100 sigari o 500 g di tabacco da pipa o 500 g di tabacco da fiuto o 500 g di tabacco da masticare. Bevande alcoliche: 3 bottiglie da 760 cc circa. Profumi: 2 once. Possono essere imposti dei diritti doganali sugli altri articoli qualora il loro valore totale superi i 200.000 Yen. In uscita dal Paese è obbligatorio pagare una tassa d'imbarco, per la quale si consiglia di richiedere informazioni alla compagnia aerea o all'agenzia di viaggi.